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Giunta oramai alla sua quarta edizione, Sabato 22 Luglio 2017, si è svolta l’escursione notturna in gravina     “Tra la luce del tramonto e la notte, camminando sul bianco fondo della gravina”.   

Circa 50 partecipanti, più i nostri soci, armati di torce frontali, scarpe da trekking e zaini in spalla, hanno voluto vivere questa nuova esperienza. Scoprire il mondo silenzioso delle gravine, fatto solo del suono del vento, del verso di una civetta, di un barbagianni, il canto notturno dei grilli, il gracidio delle rane,  gli occhi curiosi di una volpe o di una faina.

Partiti alle ore 20.30 i partecipanti hanno raggiunto il primo tratto del percorso prestabilito, la gravina di Coriglione. Visita alla Cripta di Santa Maria di Costantinopoli, dopo una breve spiegazione degli ambienti rupestri, i camminatori hanno potuto ammirare la natura che li circonda, alberi di Pino d’Aleppo, Ulivo,grandi arbusti di lentisco, una gravinella fatta da terrazze, rinforzate da muretti a secco, dove un tempo non molto lontano si coltivava per poter sopravvivere.

Giunti sul tratto della ferrovia dismessa, si è raggiunti il ponte di “Santa Lucia”, da li è cominciata la piccola avventura, la discesa sul fondo della Gravina Grande. Forti i profumi di liquirizia dell’Elicriso, l’inconfondibile profumo di timo, rosmarino e finocchio selvatico, i bei colori del fiore violetto del cardo, ma una volta giunti sul fondo, la prima grande emozione, spente tutte le lampade, nel massimo silenzio, ai partecipanti si è mostrata nella sua bellezza, la Gravina Grande con le sue pareti a strapiombo, in alto un cielo pieno di stelle. È sembrato di essere avvolti da madre natura. Il cammino è ripreso con qualche difficoltà, per molti alla loro prima esperienza in notturna pur trovando un fondo della gravina privo di acqua, giusto qualche stagno sparso lungo il percorso, in alcuni tratti i massi presenti hanno rallentato il cammino.

Ma l’entusiasmo dell’esperienza che si stava vivendo ha prevalso, tanto che dopo alcune anse a ridosso di pareti altre circa 100 metri, si è giunti in un anfiteatro naturale, a fare da palcoscenico una cavità naturale. Nuovamente si sono spente tutte le luci e come in un teatro all’aperto è andato in scesa un gioco di ombre, la rappresentazione del Brigante di Terra Nostra, Antonio Locaso detto “U Capraridd”.

Quei 10 minuti di spettacolo sono stati pura magia. Lo spirito è quello di riappropriarsi delle nostre origini, far conoscere per tutelare la nostra terra. Al termine dell’escursione, tutti stanchi ma soddisfatti di avere vissuto un’esperienza indimenticabile.

 

 

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