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Le gravine sono una tipica morfologia carsica della Murgia. Sono incisioni erosive profonde anche più di 100 metri, molto simili ai Canyon, scavate dalle acque meteoriche nella roccia calcarea, instaurando corsi d’acqua che migliaia di anni fa scorrevano fino al mare. Questi corsi d’acqua hanno successivamente approfondito ed allargato il letto fluviale.

Oggi i letti delle gravine, a causa delle condizioni climatiche sono aridi e accolgono solo le acque di scorrimento dopo intense precipitazioni, rendendo il paesaggio, simile a quello di migliaia di anni fa.

Le gravine divennero nei secoli rifugio preferito dai monaci bizantini, di cui le chiese rupestri costituiscono ancora oggi una notevole testimonianza, nonché una eredità storico-culturale.

Le principali gravine presenti nel territorio comunale sono:

  • La Gravina di Castellaneta o Gravina Grande (cinge il borgo antico). Una tra le più grandi e spettacolari gravine della Puglia. Si estende per una decine di chilometri con svariate anse, profonda nel suo punto massimo 145 mt. e larga fino a circa 300 mt. lungo il suo percorso sono presenti vari insediamenti storico-archeologici.

la Gravina grande innevata • © gennaio 2017

  • La Gravina del Porto, nei pressi di Montursi al confine con Gioia del Colle. Da ricordare la presenza di Dolmen, e del villaggio peuceta de La Castelluccia e dell’omonima masseria storica.
  • La Gravina di Coriglione, in cui è presente l’insediamento rupestre di Santa Maria di Costantinopoli. La Gravina di Santo Stefano con l’omonimo villaggio rupestre.
  • Le Gravine di Montecamplo nei pressi dell’omonimo colle, ad ovest della città, offrono uno scenario naturalistico proprio. Infatti, grazie alla protezione delle profonde pareti verticali, si conserva una vegetazione rigogliosa, totalmente differente da quella rilevabile in superficie.

NATURA

Il territorio di Castellaneta può vantare una notevole vastità e diversificazione di specie floristiche e faunitiche, grazie alla ricchezza di diversi microclimi che permettono lo sviluppo e la vita di differenti tipi di vegetazione e di fauna.

FLORA

La macchia meditteranea che ammanta la Gravina di Castellaneta è costituita da cespugli di lentisco, caprifoglio e ginestra spinosa, bellissima nel suo periodo di fioritura grazie al giallo inteso dei suoi fiori.

La fascia costiera è coperta da una notevole pineta di Pino D’Aleppo, albero che ammanta di verde anche le gravine e le pinete di Montecamplo, convididendo il territorio con querce di roverella, fragno e più raramente carpinella. Sono presenti anche piante di sorbo, ginepro, carrubo e più raramente corbezzolo.

FAUNA

Anche la fauna è particolarmente ricca nel nostro territorio. Anche di giorno è facile imbattersi in alcune specie di rapaci, sia falchi di piccole dimensioni come il gheppio ed il grillaio, che in rapaci più grandi come le poiana ed i nibbi.

Da maggio ad agosto nidifica la ghiandaia marina, un uccello dai colori bellissimi, mentre è possibile scorgere tutto l’anno la ghiandaia comune, l’upupa e le gazze, queste ultime presenti anche nel centro urbano.

La notte è il regno dei rapaci notturni: dal grande gufo reale, alla civetta ed ai barbaggianni, è facile scorgerli durante qualche passeggiata in campagna.

Nelle gravine trovano il loro habitat naturale volpi, tassi, ricci e persino istrici. Negli ultimi anni, grazie ad un’azione di ripopolamento, sono ritornati i cinghiali: questi ungulati sono presenti in particolare nella fascia collinare di Montecamplo e nelle lame.

Negli stagni delle gravinelle e delle lame è possibile vedere il rospo verde, la rana, il tritone e l’ululone dal ventre giallo. In questo habitat sono presenti anche rettili come le tartarughe comuni, lucertole, ramarri, serpenti (biacchi, leopardini e raramente vipere).

Fra i rettili si registra la presenza di due specie di gechi: quello comune ed il geco di Kotschy. Il nome popolare di questi piccoli rettili è lucertole ‘mbrasc’dit (lucertola marcia)ed è facile scorgerli – durante le ore notturne – sulle pareti delle abitazioni del centro storico.

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