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Circa quattro anni fa un po’ per gioco un po’ per scommessa,
l’Associazione Amici delle Gravine di Castellaneta costituiva un gruppo
di ricerca sulla città sotterranea considerata da tutti una leggenda, e
come ogni leggenda anche questa celava un fondo di verità. Difatti, dopo
le prime ricerche, si accertavano la presenza di queste cavità
sotterranee sparse per il Colle Archinto ( cuore del centro storico) e
non solo, che nessuno mai ne aveva approfondito gli studi. Forte la
curiosità suscitata, date le numerose richieste, iniziavano le prime
visite guidate, dove periodicamente venivano mostrati i vari ambienti
ritrovati. Nel corso degli anni questa attenzione non è mai calata,
tanto meno si sono fermate le ricerche, punto fondamentale per
ricostruire la storia sotterranea della nostra città. In questi giorni è
stato effettuato un sopralluogo  volto a dare un valore più
tecnico/scientifico alla originaria Castellaneta, con lo sguardo di un
tecnico che da anni lavora nel settore e che ha messo a disposizione la
sua conoscenza suffragata anche dalle già minuziose ricerche storiche
portate avanti dal gruppo di ricerca dell’Associazione Amici delle
Gravine di Castellaneta. Stiamo parlando di Mina Castronovi, una donna
tra le eccellenze della nostra provincia, laureata in lettere e
specializzata in Archeologia tardo-antica e medievale che l’ha vita
protagonista di diversi articoli nell’ambito di ricerche scientifiche
universitarie e monografie su villaggi rupestri, in qualità di libera
professionista si occupa di archeologia preventiva ed è stata per
diversi anni responsabile del civico museo storico ed Archeologico di
Massafra. Con noi anche il Gruppo GASP (Gruppo Archeologia Speleologia
Pugliese) della Sez. CAI di Gioia del Colle, di cui si vanta una
duratura e consolidata collaborazione, impiegati nei rilievi
planimetrici  delle cavità naturali ed artificiali sotterranee
attraverso apparecchiature di ultima generazione. Negli ultimi mesi
grandi passi avanti sono stati conseguiti, concentrando le ricerche dove
già in passato storici locali avevano “ipotizzato” l’esistenza di una
primigenia stabile dimora di un primo nucleo di abitanti. Come già
affermato dalla Prof.ssa Maria Carla Cassone, storica locale,
coordinatrice del gruppo ricerca, “un giorno tutto questo lavoro sarà
reso pubblico, frutto dell’impegno ed il gioco di squadra che ci vede
protagonisti”, sarà come vivere un viaggio nella storia della
Castellaneta Sotterranea, dalle origini ai giorni nostri. La ricerca
continua.

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